5 modi per insegnare le regole a tuo figlio
- Dott.ssa Danesin Giorgia
- 10 mag 2020
- Tempo di lettura: 3 min

Durante questa quarantena, mi sono trovata a vivere esperienze diverse dalla mia professione.
Sono sempre stata una persona disposta a mettersi in gioco, gestendo in maniera formativa le sue preoccupazioni e paure.In questo periodo ho avuto modo di approfondire la professione del baby-sitting, seguendo un bambino di 3 anni per parecchie ore settimanali.
In più, ho come vicini di casa, una giovane coppia di genitori alle prese con una piccola di circa 6 mesi.
Insomma, il mondo dell'età evolutiva non mi abbandona mai.
Ecco perchè mi è venuta quest'idea: 5 consigli su come convivere con i vostri figli e su come fargli apprendere le regole necessarie per il loro futuro.
Come specificherò, il bambino ha il diritto di sperimentare, sbagliare e curiosare, ma ha anche il diritto di avere alle spalle una rete in grado di facilitare la conoscenza e le nuove esperienze in maniera sana e funzionale.
Vi presento, quindi, i miei 5 consigli:
1) Dai poche, semplici regole (che aumenteranno all'aumentare dell'età del bambino)
Non possiamo aspettarci un bambino-soldatino, dobbiamo lasciare il giusto spazio ai nostri figli, e dobbiamo dare loro la possibilità di poter sbagliare ed imparare dai propri errori. Mamma, papà... valutate quello che per voi è importante che vostro figlio apprenda e in base a questo fissate la regola: ad esempio, se ritenete importante che vostro figlio mangi seduto a tavola, allora mettetelo nelle condizioni di rispettare quella regola. Insegnare al bambino il rispetto per le regole già in età prescolare, lo aiuterà nell'osservare le norme previste nell'ambiente scolastico o comunque in tutti i contesti in cui il bambino viene inserito.
2) Usa un premio allettante
Mamma, papà... se dovete insegnare a vostro figlio un comportamento specifico (come fare i propri bisogni nel vasino), allora provate a promettergli un premio finale; ditegli espressamente che, se attuerà quel comportamento, allora riceverà quel specifico premio (lui deve sapere di cosa si tratta); tale rinforzo positivo è importante che sia appetibile agli occhi del bambino, usufruibile nell'immediato e che sia alla vostra portata. Non promettete un viaggio a Disneyland se poi sapete già di non riuscire a mantenere la promessa; piuttosto, proponetegli una gita ad un parco divertimenti nelle vostre vicinanze!
3) Usa una giusta punizione
Nel caso in cui, invece, il bambino non rispetta una regola o mette in atto un comportamento inadeguato, c'è sempre la possibilità di metterlo in punizione. La punizione deve essere però ben elaborata; prima di tutto deve essere credibile; molte volte sento genitori che minacciano di buttare i giochi o di regalarli al vicino, o ancora minacciano con punizioni dalla durata eccessiva, che anche loro sanno di non riuscire a mantenere nel tempo. Una punizione funzionale, deve frustrare il bambino, ma deve essere comunque per lui tollerabile; deve essere ben definita prima di metterla in atto (sia nel contenuto che nella durata) e deve essere mantenuta fino a quando questa non scade; per far si che questo avvenga, è importante che sia alla portata del genitore; mamma, papà... date punizioni che sapete di riuscire a mantenere, altrimenti perdete di credibilità! Per far apprendere qualsiasi cosa al bambino, bisogna avere pazienza e costanza; non aspettatevi che vostro figlio cambi repentinamente un comportamento ritenuto da voi sbagliato.
4) Mantieni un tono fermo e deciso
Quando rimproveri tuo figlio, è importante avere un tono della voce fermo, non necessariamente alto; le urla, lo abbiamo sperimentato un po' tutti, non portano quasi mai all'apprendimento di una norma. Prova invece a guardarlo dritto negli occhi e mantieni un comportamento non verbale coerente a quello verbale; il bambino si confonde di fronte all'ambivalenza nel vedere, ad esempio, un genitore che lo rimprovera (comportamento verbale) ma che poi contemporaneamente gli sorride (comportamento non verbale).
5) Sii coerente
Se minacciate il bambino con una punizione, poi, dovete anche essere in grado di metterla in atto! Il bambino, in questo modo, vede voi genitori come figure autorevoli, come figure da rispettare; è importante che mamma e papà seguano una linea educativa comune; il bambino ha bisogno di vedere due genitori uniti, sia nel positivo che nel negativo.
Spero che questi consigli vi possano essere utili; diventare genitori è semplice, fare i genitori può essere dura. Non sentitevi in colpa se fate fatica, anzi, affidatevi ad un professionista (educatore, pedagogista, psicoterapeuta) che possa aiutarvi e sostenervi nel miglioramento delle capacità genitoriali.
Non siete soli.
Giorgia
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